Comunicato n. 14 del 27/05/2010

CAMPIONATO ITALIANO A NOVE 2010 FIDAF – PLAY OFF

BARI–CARBONARA – Campo Tonino Rana – Prolungamento Via Venezia 30/05/10 – Ore 16,30

WILD BOARS BARI
VS
CRUSADERS CAGLIARI

SARA’ UNA VERA GARA DI FOOTBALL AMERICANO

I crociati meditano l’imboscata ai cinghiali pugliesi ma non sarà impresa facile. Intanto hanno già superato indenni un’altra dura battaglia, quella ingaggiata contro l’esiguo bilancio societario.

La quarta trasferta stagionale nel meridione d’Italia ha letteralmente messo in allarme i dirigenti, costretti a chiedere un piccolo obolo agli stessi giocatori che con grande attaccamento alla maglia non hanno battuto ciglio. Alla fine lo spettro di un viaggio dai mille disagi è stato fugato, perché la comitiva composta da ben 26 giocatori partirà domenica mattina con un volo diretto Ryanair per Bari, pernotterà nel capoluogo e tornerà in Sardegna con un altro diretto lunedì mattina. I rosso argento possono quindi affrontare il delicato match dei quarti di finale con più serenità. “Lotteremo col sangue e con il sudore – commenta scherzosamente il presidente Emanuele Garzia – affrontando la trasferta con tanti sacrifici ma contenti di andare ad affrontare una fase dei play off molto importante per noi. E tra l’altro in caso di vittoria si acquisirebbe il ranking dei Wild Boars e potremmo giocare la prossima semifinale in casa. Ai giocatori non abbiamo chiesto più di quello che devono dare, è solo un anticipo sui mensili che pagano per l’affitto del campo”. Il massimo dirigente dei Crusaders non potrà seguire il match perché bloccato dalla festa di compleanno della figlia Laetitia: “Le avevo promesso che l’avrei portata perché ha una amichetta di Bari, solo che non si può fare”. Garzia spera in una gara all’insegna dell’imparzialità: “Facciamo tutti gli scongiuri necessari affinché ci mandino una terna arbitrale corretta, perché a Napoli ho saputo che non è stata molto simpatica”.
Di fronte si troveranno una compagine che ha chiuso in perfect season la prima parte del campionato Fidaf a nove, vincendo tutte le gare del girone composto anche dai Truks Bari, Dragons Salento e Goblins Lanciano. Hanno subito appena dodici punti contro i 213 totalizzati in attacco, ma l’aspetto più sorprendente è che la formazione allenata dallo statunitense Bill Sytsma ha chiuso le ultime 4 gare con la difesa letteralmente immacolata. Due stagioni fa le due squadre si incontrarono sempre in Puglia. Dopo un bellissimo match i padroni di casa riuscirono ad imporsi con due punti di vantaggio, ma i cagliaritani rischiarono il sorpasso sul filo di lana. Le voci di corridoio fanno intendere che i Wild Boars abbiano mutato assetto da allora, ma gli osservatori sardi hanno pochi elementi per suffragare queste tesi.
L’arrivo dello show man Fiorello fissato per domenica ha costretto il team barese ad abbandonare l’abituale terreno di gioco (Arena della Vittoria), per ripiegare su un altro bel campo in erba a Bari – Carbonara. Le due contendenti coltivano un bel rapporto d’amicizia e con ogni probabilità verranno assecondate le richieste dell’head coach Giacomo Clarkson che a fine partita vorrebbe condividere con gli avversari una bella mangiata di Taralli accompagnati da fiumi di birra: cose dell’altro… sport.

CLARKSON SOGNA UN ALTRO ACUTO

Questa volta l’head coach cagliaritano Giacomo Clarkson appare incredibilmente fiducioso. E’ convinto che quella contro i Wild Boars sarà una bella partita: “Tante volte le cose non vanno come uno vuole, l’importante è dare il massimo affinché vadano in un certo modo piuttosto che in un altro; é uno sport, non è una questione di vita o di morte”.

A Napoli, domenica scorsa è filato tutto liscio

E’ andata bene a parte due o tre errori stupidi, poi ci portiamo dietro i problemi congeniti delle linee. Ci siamo un po’ distratti sulle coperture, sui lanci e loro in quelle situazioni ci hanno punito.

All’inizio la condotta degli 82’Ers ti ha scombussolato i piani

Si pensava che facessero un gioco prevalentemente imperniato sulle corse ed invece hanno lanciato. A parte tutto siamo riusciti a controllarli abbastanza, non è stato nulla di eccessivamente preoccupante.

Merito di qualcuno in particolare?

Alla fine quello che conta è la squadra. Trovare uno che ha giocato meglio o un reparto che ha giocato meglio dell’altro è difficile e tutto sommato ingiusto. Secondo me hanno giocato bene tutti quanti.

Due anni fa a Bari ci fu una sconfitta con onore

Ricordo che siamo stati vicini a vincere. La partita si concluse con noi in attacco, abbiamo tentato di fare touchdown con un lancio che poi venne intercettato. Non riuscimmo a mettere su un field goal che ci avrebbe consentito di andare un punto sopra. Fu una bella partita sotto diversi aspetti, ci era andata anche bene perché eravamo solo in 17 e abbastanza improvvisati in alcuni reparti, tipo la linea d’attacco e la linea di difesa. In quella stagione giocammo sempre bene.

Ma dalle statistiche dei Wild Boars cosa emerge?

Le statistiche sono alquanto pericolose. Mi sembra una formazione abbastanza bilanciata. I giocatori che conosco ci sono ancora e quindi mi aspetto una squadra seria, ben organizzata, dura nel contatto e tutto sommato corretta. Penso che sia una squadra che faccia piacere incontrare perché ci si può giocare a football e non si rischia di finirla in rissa come ci è successo con altre squadre.

Anzi, stando alle premesse finirà con una grande abbuffata

Ci trovammo bene, sono persone corrette e simpatiche. Con loro non si parla mai di tattica. Penso che questo sia uno sport minore. Se la buttiamo anche ad avere gli atteggiamenti alla Mourinho, io mi tiro fuori. Una parte del divertimento è data dal fatto che incontri persone con cui poi puoi berti una birra e puoi chiacchierare del più e del meno. Siccome non mi pare che sia in gioco la sorte del mondo né tantomeno il titolo NFL, mi piace pensare che sia un incontro tra amici che amano lo stesso sport e che pur essendo avversari si rispettano.

Ma la mangiata di Taralli si farà?

Ho fatto una richiesta, poi vediamo se Valerio Lore’ e i Wild Board vogliano accondiscendere a questa richiesta. Spero perlomeno in una buona birrata, ma quella penso che ci sarà sicuramente.

Dal primo incontro stagionale con gli Sharks i tuoi ragazzi sono cresciuti?

Ho visto più concentrazione, tecnicamente siamo sempre la stessa cosa, non puoi cambiare più di tanto durante la stagione. Il lavoro tecnico lo fai prima che il campionato inizi, però mi sembra che i ragazzi stiano acquisendo coscienza dell’importanza e del ruolo delle partite. Poi ci ritroviamo con diversi giocatori nuovi, più giocano, più acquisiscono esperienza, più capiscono le situazioni, questo vale sia per l’attacco, sia per la difesa.

Dunque qualcosa è cambiato
I miglioramenti ci sono però il problema è complesso perché nel football entrano in gioco tutta una serie di fattori che devono migliorare tutti insieme. Anche se non sembra, è un gioco che richiede delle abilità non solo fisiche ma anche comportamentali e psicologiche che devono migliorare tutte assieme, sennò basterebbe prendere un culturista, metterlo lì in mezzo e vedere cosa succede. E ti assicuro che non succede mai niente.

La settimana scorsa è scoppiato il caso Facebook. Hai punito dei giocatori che anziché allenarsi si sbragavano con il Social Network

Abbiamo preso atto del fatto che evidentemente ad alcuni non interessava la partita e non sono stati convocati. A me che chiedano scusa oppure no non m’interessa granché, l’importante è che in allenamento si impegnino. L’ho detto chiaro e tondo: se voi saltate altri allenamenti non venite a Bari.

I Wild Boars contro i Dragons

‘GESPA’ FARRIS: MUSICA, BOTTE E CORDIALITA’

Si rende subito affabile con un sorriso, dote che alleggerisce il peso delle relazioni sociali. E che nel lavoro può aprirgli tante opportunità. Per esempio essere ancor più credibile quando promuove le cucine più amate dagli italiani. Il cornerback Gianfranco ‘Gespa’ Farris si è scoperto agente di commercio dopo un lustro dedicato agli studi in medicina, ma non vuole imbarcarsi in considerazioni su questo radicale cambio di destinazione. Gli piace tutto, si interessa di tutto, ma ha una passione smodata per la musica: suona con i Mamuthones Clan esibendosi di tanto in tanto tra circoli e pub della città, ma nonostante il discreto successo non vogliono prendersi molto sul serio. Nulla trapela della sua vita sentimentale, anzi qualcosina si: “Ehm, diciamo che frequento una bellissima ragazza per ora..”

Il tuo primo impatto con il football?

Ho iniziato nel ’97 a 15 anni, stanco del calcio ed attratto da questo sport praticato da pochi e famoso per l’impegno di tutto il collettivo. Il primo contatto risale al Turisport 1996, dove i Crusaders si erano esibiti con una piccola partitella fra loro. Avevo già contattato la squadra dopo aver sentito un’intervista a Radio X, ma facendo il rientro a scuola serale non potevo partecipare ai loro allenamenti pomeridiani.

Pregi e i difetti di un cornerback?

Il pregio maggiore è che siamo il reparto più forte. A parte gli scherzi, è un compito di molta precisione e concentrazione, bisogna essere pronti alla singola azione dei ricevitori, reagendo a tutto quello che succede attorno, diciamo che facciamo un grande lavoro senza avere gli oneri dei T.D. o dei punti. Allo stesso tempo queste stesse caratteristiche le posso considerare come difetti, almeno quando non permettono di essere superiori ai nostri avversari.

Pensi che ci sia stato un miglioramento netto rispetto all’esordio con gli Sharks, e se la risposta é si, in che cosa siete migliorati?

C’è stato un netto miglioramento, avevamo bisogno di provare il clima partita, di unirci ulteriormente come unica squadra, di mettere in pratica tutto quello che i nostri allenatori ci hanno trasmesso in allenamento, e per farlo il modo migliore è con le partite ufficiali; sicuramente se avessimo la possibilità di disputare amichevoli arriveremmo alla prima partita molto più preparati.

A Bari si va con le mutande preventivamente pistate o con la voglia di sovvertire un pronostico avverso?

A Bari si va per vincere, NOI!

C’é qualche tuo compagno di squadra che ti ha colpito più degli altri in questa fase del campionato ?

I giovani hanno risposto bene, per il resto conosco il potenziale dei miei compagni, quindi quando giocano al meglio e danno il massimo ne sono orgoglioso, ma non colpito o stupefatto.

Come vorresti i Crusaders..o vanno bene così?

Siamo Crusaders così come siamo. Se li cambiassi non mi piacerebbero più. certo però che dovremmo far un po’ più di palestra.

IL CAMMINO DEI CRUSADERS NEL CAMPIONATO ITALIANO A NOVE FIDAF 2010 – GIRONE ISOLE

03 aprile          Sharks Palermo         Cardinals Palermo      46 – 0  
11 aprile          Crusaders Cagliari     Sharks Palermo         14 – 18
18 aprile          Cardinals Palermo     Sharks Palermo         06 – 42
24 aprile          Sharks Palermo         Crusaders Cagliari     20 – 14
02 maggio       Crusaders Cagliari     Cardinals Palermo      48 – 20
08 maggio       Cardinals Palermo      Crusaders Cagliari     13 – 36

CLASSIFICA:
Sharks 8, Crusaders 4, Cardinals 0.

OTTAVI DI FINALE FINALE PLAY – OFF

22 maggio           Doves Bologna – Islanders Venezia               08 – 46
22 maggio           Eagles Salerno – Dragons Salento                42 – 09
23 maggio            82’ers Napoli – Crusaders Cagliari               12 – 46
23 maggio           Aquile Ferrara – Centurions Alessandria        34 – 20

QUARTI DI FINALE PLAY – OFF

29 maggio          Blitz Cirié –  Aquile Ferrara                            ore 16.00
30 maggio          Neptunes Bologna – Islanders Venezia            ore 15.30
30 maggio          Sharks Palermo – Eagles Salerno                    ore 15.30
30 maggio          Wild Boars Bari -Crusaders Cagliari                ore 16.30

 

foto Juliette

 

LINK UTILI:

FEDERAZIONE ITALIANA FOOTBALL AMERICANO (FIDAF)


Gipi Puggioni – Ufficio Stampa Crusaders Cagliari