Comunicato n. 18 del 17/06/2010

CAMPIONATO ITALIANO A NOVE 2010 FIDAF FINALE NINE BOWL

PALERMO – Velodromo Paolo Borsellino – Viale Giuseppe Lanza di Scalea 19/06/10 – Ore 20,00

CRUSADERS CAGLIARI
VS
ISLANDERS VENEZIA

VOGLIA DI VOLARE

“Adesso si va a Palermo, contro Cagliari, una finale tra città di isole, in una città di isola. Bellissimo”. La frase è di Matteo, giocatore degli Islanders, dice veramente tutto. Non c’è più tempo per le analisi e le considerazioni. Le due contendenti sono pronte a dare il meglio di sé, immerse in una notte palermitana che sotto il profilo organizzativo promette emozioni indelebili.

Merito degli Sharks che si erano candidati per ospitare il Nine Bowl, con la speranza di essere protagonisti. Il loro sogno è stato infranto proprio dai cagliaritani che per la terza volta nella loro storia approdano inaspettatamente alla finale della disciplina a nove giocatori. Il gruppo che si muoverà dalla Sardegna sarà consistente come mai era accaduto in passato. Venerdì alle 18 si imbarcheranno ben 28 atleti, cioè l’intera rosa degli abili e arruolati: un premio dovuto dopo una stagione strepitosa, dove tanti giovani esordienti potranno vivere un’esperienza unica e decisamente utile. Con loro saliranno le scalette della motonave Tirrenia anche i membri del coaching staff (Giacomo Clarkson, Aldo Palmas e Riccardo Frau). I tre, come sempre, hanno discusso assiduamente sul da farsi, ma alla fine hanno convenuto che cambiare sistema di gioco significherebbe ricominciare daccapo, ma rema contro il tempo e la capacità di sintesi. Quindi l’assetto vincente non si tocca e i 25 tifosi al seguito avranno il piacevole compito di sostenere i rosso argento nell’attrezzato velodromo Paolo Borsellino, costruito nel 1991 in vista dei campionati del mondo di ciclismo su pista che si disputarono tre anni dopo. Il presidente del sodalizio sardo Emanuele Garzia è abituato a certe sensazioni: “Le ho già vissute altre due volte, però è la prima volta che vengono parecchi i tifosi a sostenerci, questo mi fa piacere, vuol dire che siamo entrati nei loro cuori e che si stanno facendo tanti sacrifici pur di andare a Palermo. Con gli Islanders non ci siamo mai incrociati, loro hanno vinto la Conference del nord e quindi la reputo squadra di valore”. Dei lagunari si sa veramente poco, le fonti da cui attingere notizie interessanti sono quasi introvabili. Dalle statistiche e da qualche video si evince che lancino assiduamente, sono tutti giocatori originari della città dei dogi, fisicamente prestanti, con una linea d’attacco che annovera elementi d’esperienza. Come i Crusaders anche i veneziani sono arrivati secondi nel girone Nord Est alle spalle delle Aquile Ferrara con quattro vittorie e due sconfitte. Negli ottavi di finale superano in trasferta i Doves White Wings Bologna, poi altra vittoria in Emilia contro i Neptunes Bologna, infine si aggiudicano la Conference del Nord surclassando i Blitz Cirié.

 

GIACOMO CLARKSON, IL SOLITO SERAFICO

E’ più forte di lui. L’head coach Giacomo Clarkson non dà molto peso agli eventi pregni di solennità. Anzi, per lui rappresentano momenti festaioli di rara intensità. Il suo punto di vista è il solito e non fa una grinza: “L’importante è esprimersi nella maniera che sappiamo fare, senza particolari alzate di ingegno. Poi le partite si vincono e si perdono”. Quanto al tipo di modulo da esprimere non ha dubbi: “Se per un’intera stagione giochiamo con le stesse peculiarità, perché cambiarle? Semmai cercheremo di costringere la squadra avversaria a modificare il sistema di gioco perché questo può causarle dei problemi”

Cosa avete combinato negli ultimi dieci giorni?

Abbiamo rifinito la preparazione. Ci siamo soffermati su quello che si é sbagliato nella scorsa partita.

Non è filato tutto liscio contro gli Sharks ?

Beh, no. L’attacco non ha brillato. Abbiamo rivisto qualcosa, in difesa abbiamo provato a fare degli aggiustamenti, tutto qui, nulla di particolare.

Ma della finale di Conference cosa ti è piaciuto?

Abbiamo giocato bene, la difesa è andata molto bene, l’attacco un po’ meno, bisogna cercare di avere più equilibrio.

Il giornalista del TG Rai Sardegna nel suo commento sulla gara ha detto che il coach Giacomo Clarkson non ha sbagliato un colpo

Mah..Il merito è dei ragazzi che hanno giocato bene.

Però ti hanno dato retta

Si, è vero. Però tu puoi avere idee brillanti, ma se i giocatori non le mettono in pratica adeguatamente, le idee brillanti rimangono sulla lavagna. Per me vincere o perdere è un fatto che riguarda solo i giocatori.

Altre volte avevi provato degli schemi che in partita non erano stati recepiti. Questa volta invece tutto è andato quasi alla perfezione

Ci siamo allenati abbastanza. Avendo incontrato gli Sharks già due volte ci siamo fatti un’idea più o meno chiara del loro tipo di gioco. Abbiamo messo in moto alcune novità che alla fine ci sono riuscite molto bene. Però il fatto che siano riuscite bene significa che hanno capito, perché è importante che i giocatori capiscano il perché debbano fare una certa cosa, è fondamentale. Sennò ce ne andiamo a giocare con la playstation.

La prima cosa che hai detto ai tuoi giocatori nel primo allenamento subito dopo la vittoria in semifinale?

Ho detto loro che manca una partita; ritengo che sia meglio non sovraccaricare psicologicamente la squadra, in questa finale ci siamo arrivati con merito, ma non era nei nostri obiettivi. A questo punto non ci possiamo accontentare della semifinale di Conference e già che ci siamo proviamo a prenderci tutto. E’ chiaro che gli Islanders non saranno molto d’accordo su questo, ma così è.

Sei stato il primo a spegnere facili entusiasmi

E’ un attimo pensare di essere molto forti, senza considerare che se la squadra avversaria è arrivate dov’è un motivo ci sarà. E di solito questi ragionamenti poi conducono a delle bellissime sconfitte. Dobbiamo andare mentalmente con lo stesso atteggiamento con cui siamo andati a giocare contro gli Sharks, i Wild Boars e le altre senza dare nulla per scontato. Purtroppo a questi livelli è facile, anche involontariamente, subire il fascino delle supposizioni, delle idee che uno si può fare. E’ meglio invece che nessuno si faccia nessuna idea.

Ci saranno anche i tifosi…

C’è sempre stato un po’ di tifo al seguito, forse questa volta è ancora di più.

Cosa te ne pare?

E’ bello, bisogna però stare attenti che questo aspetto non eserciti un’influenza psicologica sbagliata sui giocatori. Il rischio è sempre quello però è bello che ci siano i tifosi, anche perché poi sono familiari, amici, persone cui fa particolarmente piacere avere vicine.

Il vostro accesso alla finale sta facendo parlare l’opinione pubblica, tu hai avuto dei riscontri?

Sono altri tempi rispetto al passato. Per esempio Facebook ci consente un’opera di pubblicizzazione capillare tra conoscenti e amici degli amici. Se ne parla di più ed è meglio così.

Ti fermano anche per strada?

C’è qualcuno che mi riconosce, è molto buffa questa cosa.

In definitiva cosa ti aspetti?

Mi aspetto di vedere gli Islanders secondo quelle che sono le poche notizie giunte, senza particolari sorprese:

Il duo Clarkson/Puggioni (foto BAT)
La finale di Conference (foto BAT)

A TU PER TU CON MARCO ‘MISTER MUSCOLO’ MELIS

Gli hanno affibbiato un nomignolo che può creare incomprensioni. A Marco Melis non mancano forza, tenacità e vigore atletico, ma non ditegli che possiede anche la prestanza fisica perché vi riderebbe in faccia. Tutto cominciò nel 2004 quando l’allora coach dell’Under 21 Aldo Palmas notò che nel forum dei Crusaders Marco si iscrisse con lo pseudonimo M.M, le iniziali del suo nome. Ma per l’attuale coordinatore dell’attacco quelle sigle si trasformano in Mister Muscolo. Studente in scienze motorie, la guardia e defensive end dei crociati strimpella in un gruppo musicale, ma in questi giorni che precedono il nine bowl tutte le distrazioni sono state messe da parte. Ha un piccolo sogno da realizzare: “Vorrei impegnare più tempo con l’associazione di flag football creata da me, Riccardo Frau, Juri e Jasha Minniti e Simone Moccia”.

Perché pensi di essere simpatico ai tuoi amici?

Sarà per il livello di alta stupidità delle mie battute, o per le facce da scemo che ogni tanto faccio.

Crusaders per amore o per ripiego?

Attualmente è la passione per questo sport che mi porta a giocare con i Cru. Però ho iniziato a 17 anni, dopo aver smesso con il calcio e non sapendo più che sport fare. Ma adesso non vorrei più andare via da questa squadra.

Cosa ricordi del tuo primo allenamento?

La mia curiosità nei confronti di questo sport e l’attuale vice presidente Dario Mannoni che mi disse che per avere quel fisico ero veloce. E mi ricordo di aver fatto un touch down su intercetto (ride).

Il tuo compagno di squadra a cui sei più legato?

Michele Uras, non saprei proprio spiegarti come siamo diventati cosi amici, forse situazioni particolari vissute insieme e anche le esperienze in campo.

Ti sarebbe piaciuto un altro ruolo o…va bene così?

Io continuo a stressare i coach perché vorrei giocare come running back, ma non è stato ancora possibile, (ride) in realtà sono contentissimo di giocare nei miei attuali ruoli.

Clarkson predica umiltà, Venezia come va affrontata?

Con la solita determinazione che ha caratterizzato la nostra squadra in questo campionato. Per vincere dobbiamo tenere lo stesso grado di intensità per tutta la partita, soprattutto in attacco accusiamo sempre un calo nel secondo tempo.

Raccontami i magici momenti della vittoria casalinga sugli Sharks

Finalmente ho giocato e vinto una semifinale con i Crusaders. Ho visto il finale di partita da bordo campo a causa di una distrazione muscolare, è stato pesantissimo, non riuscivo a stare fermo nonostante il dolore. Sono state bellissime emozioni. Mentre giocavo però ero molto concentrato, e cercavo di non pensare all’importanza di questa partita, ma cercavo di dare il meglio in ogni azione. Ma la felicità a fine partita è stata immensa.

La tifoseria si sta mobilitando, tu porterai molte persone al seguito?

Sono contento che molti tifosi ci seguiranno in trasferta, saranno di grande sostegno. Dalla mia parte non mi seguirà nessuno fisicamente, mio padre rischierebbe l’infarto guardando la mia finale (ride) ho preferito che mi dessero un aiuto economico pagandomi la fisioterapia, risparmiando i soldi del viaggio.

La tua fidanzata é fiera di te? Cosa ti dice per incitarti?

Lei sa che per me questo sport è molto importante, quindi è molto felice per questo successo, anche se dice sempre di stare attento perché è uno sport pericoloso.

Perché siete arrivati in finale?

Siamo cresciuti molto durante questo campionato,ma è stato un percorso che dura da anni. Sono stati molto importanti i nuovi ragazzi provenienti dalla giovanile. E sicuramente il frutto della complicità ed affinità di gioco tra giocatori.

Che facevi nel 2003 – 2004 – 2005? Hai preso parte ad altre finali?

Precisamente ho iniziato nel 2004 con la giovanile, e dopo la vittoria in campionato della senior. Ho però partecipato al campionato del 2005, ma mi infortunai prima della semifinale.

In caso di vittoria cosa farai?

Sto pensando di allenarmi in palestra in vista del prossimo campionato. Prima, però, sia che si vinca, sia che si perda festeggerò questo campionato con tutti i miei compagni e i coach.

Cosa manca ai Crusaders per essere ancora più forti?

Manca qualche compagno di linea in più, e una condizione fisica migliore, e su quest’ultima si può lavorare bene. Cercasi uomini di linea!!

Vuoi ringraziare qualcuno?

Ringrazio tutta la squadra, i miei fratellini di linea, il “capitano”, i miei coach per avermi sopportato, i miei genitori e soprattutto la mia bellissima ragazza.

Aggiungi quello che vuoi

Daje Crusaders! Daje!

Marco Melis (foto BAT)

IL CAMMINO DEI CRUSADERS NEL CAMPIONATO ITALIANO A NOVE FIDAF 2010 GIRONE ISOLE

03 aprile          Sharks Palermo         Cardinals Palermo            46 – 0  
11 aprile          Crusaders Cagliari     Sharks Palermo         14 – 18
18 aprile          Cardinals Palermo     Sharks Palermo                06 – 42
24 aprile          Sharks Palermo         Crusaders Cagliari      20 – 14
02 maggio       Crusaders Cagliari     Cardinals Palermo     48 – 20
08 maggio       Cardinals Palermo      Crusaders Cagliari    13 – 36

CLASSIFICA: Sharks 8, Crusaders 4, Cardinals 0.

OTTAVI  DI FINALE PLAY – OFF

22 maggio           Doves Bologna – Islanders Venezia                  08 – 46
22 maggio           Eagles Salerno – Dragons Salento                   42 – 09
23 maggio           82’ers Napoli – Crusaders Cagliari             12 – 46
23 maggio           Aquile Ferrara – Centurions Alessandria            34 – 20

QUARTI DI FINALE PLAY – OFF

29 maggio Blitz Cirié – Aquile Ferrara                                           06 – 02
30 maggio Neptunes Bologna – Islanders Venezia                         20 – 42
30 maggio Sharks Palermo      – Eagles Salerno                            40 – 00
30 maggio Wild Boars Bari    –   Crusaders Cagliari                  14 – 23

SEMIFINALI PLAY OFF

05 giugno Islanders Venezia – Blitz Ciriè                                    28 – 06
06 giugno Crusaders Cagliari – Sharks Palermo                    14 – 08

FINALISSIMA

19 giugno Crusaders Cagliari – Islanders Venezia (Palermo, h. 20.00 Velodromo Paolo Borsellino)

LINK UTILI:

ISLANDERS VENEZIA
www.islandersvenezia.com

FEDERAZIONE ITALIANA FOOTBALL AMERICANO (FIDAF):
www.fidaf.org

IL SITO UFFICIALE DEL NINE BOWL 2010
www.sharkspalermo.com/ninebowl/home.html

Gipi Puggioni – Ufficio Stampa Crusaders Cagliari